E se il mondo come lo conosciamo smettesse di esistere? Se tutte le tecnologie e l’avanzamento informatico, non esistessero e ci ritrovassimo all’improvviso in un Medioevo alternativo, dove la forma più avanzata di tecnologia sono degli speciali apparecchi che permettono all’uomo quasi di volare?
L’attacco dei Giganti di Hajime Isayama, edito dalla Planet Manga è ambientato in un mondo simile; la sola eccezione è che l’umanità, dopo l’apparizione sulla terra di creature enormi e affamate di uomini, si sia rinchiusa volontariamente in altissime e spesse mura che la separano dall’esterno, suddivise in cerchi concentrici divisi per ceto e in quello più interno vive il sovrano.
La storia è ambientata ben cento anni dopo l’isolamento degli uomini ridotti quasi all’estinzione, dove Eren Yeager è un bambino con una grande ambizione: entrare nel Corpo di Ricerca, la fazione delle milizie che permette di uscire all’esterno con lo scopo di soggiogare i giganti studiandoli e imparando sempre più cose su di loro.
Insieme a Eren vive Mikasa, sorella acquisita a cui è molto legato e dal carattere molto protettivo con lui; Armin è invece un amico comune, un bambino timido, ma molto intelligente che essendo il più debole della comitiva viene spesso preso di mira da bulletti. Eren e gli amici vivono a Shingashina, uno dei distretti più esterni delle mura, dove la vita non è agiata e, anzi, è molto modesta, tra le mura del Wall Maria – le mura più esterne, appunto.
La loro vita cambia completamente quando appare all’esterno un gigante che sbuca da sopra le mura tanto è alto e, con un calcio, fa breccia all’interno delle mura permettendo l’entrata di altri giganti più piccoli, che cominciano a sterminare gli abitanti del distretto, completamente inermi a causa dell’inesperienza della polizia militare, non abituata a fronteggiare direttamente i giganti – cosa che invece spetta al Corpo di Ricerca, tuttavia in quel momento impegnato altrove.
Questo è l’incipit della trama; avrei sicuramente potuto aggiungere molto di più, ma avrebbe approfondito troppo la questione e non volevo sfociare nello spoiler – sebbene le vicende abbiano ormai dieci anni. Il manga è in corso di pubblicazione ed è un prodotto ormai diventato cult e mainstrem per i più, dato che sembra essere conosciuto da chiunque – anche da chi, normalmente, non segue manga e anime.
La trama è molto coinvolgente e ricca di colpi di scena; per quanto riguarda il manga, specialmente i primi capitoli, sono veramente molto poco chiari a livello di disegni, che sono davvero inguardabili sotto certi aspetti – cosa che ha indotto la maggior parte dei fan a seguire invece l’anime, piuttosto che il manga, dato il suo essere qualitativamente superiore a livello grafico e piuttosto fedele con le vicende.
Una delle cose fondamentali da sapere su questo fumetto è senz’altro il fatto che sia crudo e diretto, molto poco politically correct a livello di personaggi, che muoiono davvero come mosche, in un modo molto realistico. I personaggi vengono approfonditi piano piano con l’andare dei capitoli e abbiamo una panoramica della loro personalità anche in poche vignette, specialmente per i secondari, sebbene talvolta si rivelino diversi da quello che appaiono – anzi molto spesso è proprio così.
Ho vacillato a lungo prima di decidermi a scrivere una recensione su quest’opera. Vuoi perché è una delle mie preferite, vuoi perché non mi sembrava mai di poter essere esaustiva – o talvolta avevo invece paura che lo sarei stata in modo eccessivo -, perché in parte non si può davvero parlare in modo disinteressato e obiettivo di questo fenomeno (perché è a tutti gli effetti un fenomeno) editoriale e di animazione.
Si potrebbe parlare dei personaggi che appaiono in seguito, di quelli che si vedono solo per pochi volumi o per interi archi narrativi, ma non era questa l’intenzione. La mia opinione su questo manga rimane estremamente positiva e, anche alla luce di eventi, fatti, dichiarazioni, tendo a dividere l’opera dal resto – soprattutto dal fandom – che spesso rovina l’esperienza di leggere e interpretare, godersi uno svago.
Attualmente sono state realizzate tre stagioni dell’anime editi da Dynit (e disponibili gratuitamente in visione su VVVVID), alcuni manga spin-off e light novel edite sempre dalla Planet, una serie visibile sottotitolata sulla piattaforma di VVVID basata su uno degli spin-off e altri OAV inediti basati su spin-off e novel e dei film riassuntivi editi.
Questi spin-off e novel sono stati disegnati da autori diversi rispetto a Isayama, anche se i prequel sono stati riconosciuti come canonici della serie.